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Lavoro

Cambio lavoro a 40 anni: ansia e paura. Come gestirle?

Elio Maggio 28, 2021


Background

TLDR; Per affrontare serenamente un cambio di lavoro a 40 anni dovremmo:

  • lasciare da parte l’ansia il più possibile
  • fare fare e fare!
  • formarsi
  • fare una lista oggettiva delle nostre competenze
  • aggiornare il CV
  • approfittarne per realizzare il lavoro dei nostri sogni
  • vedere questo momento come una seconda possibilità
  • ricordarci quanto siamo in gamba

Se hai tra i 30 e i 40 anni e devi (o vuoi) affrontare un cambio di lavoro e sei in ansia, beh è normale ma superarla è possibile! Come? Continua a leggere o a guardare, come preferisci 🙂

Ma perchè cambiare lavoro a 40 anni?

Ci possono essere 1000 ragioni che ci portano a dire “voglio cambiare lavoro” a 40 anni: potrebbe essere a causa di rimpianti perché sentiamo l’inevitabile scorrere del tempo che restringe le nostre opzioni e scelte, magari abbiamo perso il posto e ci tocca trovare o inventarci un lavoro nuovo, o magari sentiamo il forte desiderio di metterci in proprio o, ancora, sentiamo una profonda insoddisfazione lavorativa che ci spinge a cambiare.

Quale che sia il motivo, è sicuro che la stragrande maggioranza delle persone in questa fascia d’età (e mi ci metto pure io) prova o ha provato il desiderio di cambiare lavoro, e l’ansia e la preoccupazione che ne derivano.

Vivere un cambiamento di lavoro soprattutto se siamo intorno ai 30 40 anni, senza ansia, o perlomeno sapendola gestire, ci permette di vivere questo momento delicato nel miglior modo possibile e, anzi, traendone grandi vantaggi abbracciandolo come una possibilità di cambiamento radicale e rivitalizzante.

Come possiamo combattere l’ansia per il cambiamento di lavoro?

Certo, più facile a dirsi che a farsi, vero? Sì, in effetti, mettere a tacere l’ansia e il disagio (panico?) che ci prende dalla mattina alla sera in questo difficile momento di passaggio non è certo facile, ma ci sono dei metodi e delle strategie che ci possono permettere di vivere con più serenità, evitando di perdere un sacco di energie, demoralizzarci e rendere più lunga e stressante del necessario questa fase, e te ne vorrei proporre 8: vediamole.

Ansia = Pre-occuparsi

La prima cosa è capire che l’ansia viene dalla anticipazione di qualcosa che deve ancora accadere. Ci sono cose che potrebbero accadere in futuro e sulle quali noi non avremo alcun controllo, e ci sono cose sulle quali noi potremmo fare qualcosa.

Sulle prime, quelle su cui noi non potremo fare nulla, beh, se ci pensiamo tutto sommato andare in sbattimento per una cosa che potrebbe non succedere oppure non succedere come ce la immaginiamo noi è uno spreco di risorse e di energie e, letteralmente, non serve a niente,

Quindi, in questi casi, è sempre bene cercare di tirarci fuori da questo futuro immaginato e riportarci al presente per trovare delle soluzioni per affrontare quelle cose su cui effettivamente abbiamo controllo e questo, ci porta al secondo punto.

“Ho avuto un sacco di problemi nella mia vita, molti dei quali non sono mai accaduti davvero”

— Mark Twain

FARE FARE FARE!

La seconda cosa che voglio condividere con te perché mi ha aiutato in questa difficile fase che io ho vissuto a cavallo tra i 30 e i 40 anni è quella di FARE.

Fare qualcosa ci permette di tirarci fuori dalla nostra testa, quindi interrompere i pensieri che ci deprimono e, anzi, ci fa sentire meglio, perché fare dà la sensazione di esserci messi sulla strada giusta, ci fa sentire attivi e ci dà la sensazione di aver preso la nostra vita in mano, che è una cosa importantissima soprattutto in un momento in cui ci sentiamo che Il mondo esterno non ci dà risposte, o perlomeno non ci dà le risposte che noi vorremmo.

E’ un po’ come dire “fanculo, io vado dritto per la mia strada” che è sicuramente un modo positivo e costruttivo di sentirsi, soprattutto in un momento così.

Occhio, che per “fare” non intendo un “fare” a ruota libera, ma un “fare” organizzato e focalizzato.

cambio lavoro a 40 anni
Ansia per cambio di lavoro a 40 anni: fare fare fare

Formarsi per cambiare lavoro

La terza cosa che mi sento di consigliarti e che, di nuovo, nel mio caso, è stata particolarmente utile, è quella di continuare a fare formazione, imparando nel mio caso un lavoro nuovo (che poi alla fine è diventato il mio lavoro attuale), o magari anche approfondendo competenze che già hai.

Su internet si trovano corsi di qualunque cosa, e a qualunque livello, per cui, sicuramente, non avrai alcun problema ad approfondire ciò che ti interessa.

Naturalmente, potresti anche partecipare a corsi in presenza; se vuoi trovare corsi che ti interessano, o se vuoi capire le ultime tendenze del mercato del lavoro e capire che cosa studiare a 40 anni per trovare lavoro, basta che cerchi su Google “[corsi] +[la materia del corso che ti interessa]”, e sicuramente troverai un sacco di possibilità tra cui scegliere.

Capire come reinventarsi a 40 anni non è semplice, ma la conoscenza è un’arma in più nel nostro arsenale.

cosa studiare a 40 anni per trovare lavoro
cosa studiare a 40 anni per trovare lavoro

Mettiamo nero su bianco le nostre competenze

La quarta cosa importante è mettere fisicamente nero su bianco la nostra esperienza lavorativa, staccandoci da giudizi soggettivi su che cosa siamo o non siamo capaci a fare, per avere uno sguardo oggettivo delle competenze che abbiamo appreso e che potrebbero risultarci utili anche in un altro lavoro.

Ti faccio un esempio: io per diversi anni ho lavorato nel mondo corporate, un’attività lavorativa che non mi ha mai soddisfatto ma che comunque ha fatto parte del mio percorso.

È un’esperienza questa che non condivide tecnicamente nulla con quello che faccio adesso, ma che ha comunque posto le basi per imparare a gestire i clienti e i progetti con particolare attenzione, una capacità che adesso per me è sicuramente utile. Inoltre, in altre esperienze, ho svolto attività di formazione online, di nuovo, un argomento che con quello che faccio adesso non c’entra nulla, ma che mi ha dato la possibilità di imparare ad usare strumenti per la gestione e l’editing di materiali audio video, che è una cosa che in realtà mi torna molto utile adesso.

Sistemare il Curriculum Vitae

La quinta cosa, utile soprattutto se vogliamo cercare un lavoro da dipendente perchè non ci sentiamo pronti a metterci in proprio, è dare una sistemata al nostro curriculum vitae. Online, troveremo 1000 modi per creare un CV appropriato alla posizione per cui ci vogliamo proporre e, comunque, non essendo proprio di primo pelo è anche possibile che i metodi tradizionali per trovare lavoro possano non essere sufficienti.

Avendo 30 o 40 anni, probabilmente potremmo già avere una famiglia da mantenere, il che ci spinge a voler sistemare questa situazione il più velocemente possibile. Mandare curriculum a babbo, sappiamo che non serve praticamente a niente, perché gli uffici del personale ricevono montagne di curriculum tutti i giorni.

Cercare lavoro in questo modo non è efficiente; meglio allora affidarsi alle conoscenze che abbiamo, sia personali sia grazie alla rete che ci siamo già costruiti negli anni di lavoro che abbiamo trascorso, magari con clienti, partner, o perché no anche ex datori di lavoro.

trovare lavoro a 40 anni senza esperienza
Trovare lavoro a 40 anni senza esperienza? Cerca bene: il tuo curriculum potrebbe raccontare un’altra storia

Qual è il nostro lavoro dei sogni?

Il sesto punto è approfittare di questo momento di cambiamento per fermarci a pensare a che lavoro fare realmente, quello che chiamiamo “il lavoro dei sogni”. Se sei interessato a questo argomento, qui hai un articolo proprio su questo argomento ;).

Secondo me è necessario fare una specie di cambio di mentalità che ci permetta di passare dal sentirsi scazzati, ansiati e tristi, al sentirsi di essere tutto sommato nella posizione per poter, finalmente, dedicarci al lavoro che vorremmo in realtà fare e che forse, fino a questo momento, non ci siamo dati la possibilità di esplorare.

Per anni abbiamo fatto un lavoro che non ci piaceva, che ci ha fatto stare male e che, magari, ci ha pure fatto andare in depressione. Certo, c’è la paura di cambiare lavoro, sì, ma se questa fosse l’occasione che stavamo cercando?

Inoltre, questa potrebbe essere l’occasione giusta per dare, finalmente, libero sfogo alla nostra multipotenzialità.

Perdoniamoci (finalmente…)

E questo ci porta al settimo punto che è perdonarci. Io, come tutti quelli che hanno sofferto e soffrono di ansia, ho pensato spesso al passato, a ciò che ho sbagliato, alle preoccupazioni e, in linea di massima ho passato un sacco di tempo nel mio sentirmi scazzato.

In questo video di TED ho trovato un’analogia interessante: pensa un po’ se avessi un amico che costantemente ti ricorda tutte le stronzate che hai fatto nella tua vita. Molto probabilmente lo manderesti a quel paese, no? Ecco tendiamo, quando siamo presi dall’ansia e dalle preoccupazioni, a comportarci esattamente così con noi stessi per tutto il giorno…tutti i giorni. Non esattamente un modo per essere in pace con noi stessi, che è sicuramente un requisito imprescindibile per smettere di ansiarci.

Forse questo è anche il momento di imparare a perdonarci, imparare a dire “e vabbè; è andata così In quel momento ho fatto quell’errore, ma l’ho fatto perché non ero pronto per fare di meglio“ (che molto probabilmente è vero e non è una scusa che ci raccontiamo).

….perchè io valgo….

E, un po’ su questa scia, ti propongo l’ottavo punto che è quello di renderti conto del valore che hai tu oggi a 35 40 anni. Nella maggior parte dei casi, le persone della nostra età, hanno raggiunto un livello elevato di competenza, stabilità, maturità ed esperienza, tutte cose che ad un ventenne spesso mancano. Inoltre, essendo più stabili, diamo anche più garanzie di continuità ad un possibile datore di lavoro, continuità che possiamo offrire anche grazie al fatto che siamo ancora in ottima salute.

Capisco bene che cambiare / cercare / trovare lavoro a 35-40 anni sia una cosa stressante e che mette un sacco di ansia perché ci fa sentire in colpa, inadeguati alla nostra età e al ruolo che probabilmente dobbiamo ricoprire, ossia quello di adulto e o genitore.

Non c’è nulla di male a sentirsi così e anzi, è perfettamente normale, ed è un sentimento questo con cui possiamo parlare e che probabilmente vuole farci capire qualcosa e, forse, la prima cosa che vuole insegnarci è che non dobbiamo arrenderci mai.

Per adesso ciao e a presto.

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