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  • keyboard_arrow_right Non ho voglia di fare niente solo dormire: ecco che cosa fare se ci sentiamo apatici

Personalità

Non ho voglia di fare niente solo dormire: ecco che cosa fare se ci sentiamo apatici

Elio Febbraio 20, 2022


Background

Ci sono dei momenti in cui ci diciamo “non ho voglia di fare niente, solo dormire!” e, preferiremmo di gran lunga stare nel letto tutto il giorno a perdere tempo. Quale che sia il motivo che ci porta a sentirci così, queste sono le cose che noi possiamo fare:

– anzitutto, assicurarci di avere un sonno regolare

– ascoltare la nostra apatia

– in qualche caso assecondarla

– non giudicarci

– superare le nostre resistenze

– pensare che meno facciamo meno faremmo

– allontanarci dalle persone negative

– partire dalle piccole cose

– fare cose nuove

– ritrovare la chiarezza

– pensare alla nostra mortalità

– rivolgerci a qualcuno

Cosa fare quando non si ha voglia di fare nulla

Come vedremo, ci sono molti modi per ritrovare la voglia di fare ma, a volte, basta davvero poco per ritrovare l’energia e l’entusiasmo necessari. Se anche tu ritieni di essere in un momento di completa apatia e non hai voglia di fare niente allora prova a fare così: datti una settimana di tempo per vivere la tua apatia nella maniera più completa possibile.

Se puoi stai a letto tutto il giorno, leggi, gioca ai videogiochi, perdi tempo e non fare niente nella maniera più completa e “vissuta” possibile, soprattutto, senza sensi di colpa e ansia. Una volta trascorsa questa settimana “di vacanza completa” vedi come ti senti: chissà, forse hai ritrovato le energie che avevi perduto e, magari, avevi solo bisogno di riposarti un po’ o magari ti è venuta voglia di provare qualcosa, anche di piccolo, di nuovo.

Asseconda questa voglia, perché è proprio da questo stimolo che rinasce la tua voglia di fare. Se, invece, non hai ancora voglia di fare nulla, allora è giunto seriamente il momento di farsi delle domande: prova ad iniziare la pratica delle pagine del mattino e vedi se, con questa scrittura automatica, ti viene da affrontare il tuo senso di apatia e il non voler fare nulla.

Molto probabilmente sarà così e, molto probabilmente, nelle pagine del mattino troverai anche la soluzione alla tua apatia. Ti verrà da chiederti perché ti senti così, o magari da rivedere tutti i tuoi passi che ti hanno condotto fino allo stato attuale. Scrivi, e scrivi senza giudicarti perché il giudizio non è lo scopo delle pagine del mattino. Lo scopo delle pagine del mattino è fare chiarezza, ed è proprio chiarezza ciò di cui hai bisogno.

Apatia e anedonia

Chissà, forse siamo sempre stati persone molto attive, determinate, e magari anche guidati da scopi specifici o ambiziosi, ma poi, ad un certo punto, quasi senza che ce ne accorgiamo, ci prende un misto di scazzo, depressione, svogliatezza, mancanza di stimoli. In breve, ci sentiamo apatici.

Se andiamo a guardare l’origine della parola apatia, vediamo che questo termine indica una mancanza di passioni, di un qualcosa che ci accenda.

In realtà, però, dobbiamo distinguere tra “apatia” e “anedonia”: quella che abbiamo visto adesso è proprio apatia, ossia la perdita di interesse o motivazione nell’iniziare o nel continuare progetti e attività che ci interessano e che servono a realizzare i nostri obiettivi.

Anedonia, invece, indica la mancanza di interesse per tutte le attività quotidiane. Per quanto sono due cose simili, quello che andremo a guardare in questo articolo serve, comunque, per affrontare entrambe.

Cosa c’entra il non voler fare niente con il lavoro

non avere voglia di fare niente

Beh, banalmente, non fare niente e lavorare sono due chiari opposti. Quindi, ovviamente, se non vogliamo fare niente e, in realtà, vogliamo starcene tutto il giorno a dormire sul divano o sul letto, difficilmente riusciremo a realizzare i nostri obiettivi e realizzarci sia come persone che come lavoratori. Per trovare la nostra realizzazione, dobbiamo quindi per forza andare oltre questo stato quasi depressivo, per ritrovare la motivazione necessaria per tornare, più forti di prima, impegnati nel nostro lavoro.

Da dove nasce la nostra mancanza di voglia a fare le cose

Quando ci ritroviamo a non voler fare nulla, chiaramente, le motivazioni possono essere moltissime, ma qui ne guarderemo solo alcune; chissà che, magari, non ti riconosca in qualcuna di queste.

Percorsi non nostri

A volte, ci ritroviamo apatici e senza voglia di muovere un dito perché la vita, i nostri limiti, il contesto in cui siamo inseriti o le persone che frequentiamo abitualmente ci hanno portato lontano dalla nostra vera natura (o, per meglio dire, glielo abbiamo permesso).

Capita più o meno a tutti di fare un percorso di studi che non è il nostro, iniziare una carriera che non è la nostra, andare a vivere in una città che con noi non risuona eccetera.

Come dicevamo, ci possono essere mille ragioni che ci portano a fare queste scelte, ma, la cosa importante è che queste scelte non risuonano con noi e, allora, con il tempo vediamo via via diminuire la nostra energia e le nostre motivazioni e, poi, ci ritroviamo svuotati di ogni ragione per andare avanti.

Ci rendiamo conto che quello che stiamo facendo non ha senso e non è giusto per noi e, allora, l’apatia, per quanto antipatica, viene proprio per farci vedere questo.

Percorsi che non sono più i nostri

Capita anche, invece che continuiamo a camminare imperterriti su un percorso che non è più il nostro: sì, certo, quando abbiamo iniziato sentivamo che era la cosa giusta per noi, ma, con il tempo, come tutte le cose, siamo cambiati, e, allora, questa cosa non ha più l’appeal di un tempo.

Se vogliamo solo dormire forse i ritmi sonno veglia sballati

Il sonno è un elemento fondamentale per il nostro benessere sia fisico che mentale. Una mancanza di sonno protratta nel tempo ha la capacità di incasinare la nostra mente, i nostri pensieri, i nostri livelli di energia e, quindi, alla fine, anche la nostra capacità di agire nel mondo.

E questo lo so per esperienza perché per anni ho sofferto di un’insonnia quasi invalidante. Ora che me la sono (spero di essermela) lasciata alle spalle, ne capisco ancora di più l’importanza.

Poca chiarezza

A volte, invece, è come se fossimo carichi di energie ma non avessimo la possibilità di esprimerle non perché non ci sono le condizioni esterne ideali, ma perché non sappiamo nemmeno bene noi dove indirizzarle.

Non sappiamo bene che lavoro fare, non sappiamo nemmeno bene se continuare a lavorare o riprendere gli studi, non sappiamo se cambiare lavoro e, chissà forse non sappiamo nemmeno che cosa ci facciamo qui.

Tutti dubbi legittimi e perfettamente naturali che, però, ci tolgono energia e voglia di fare.

Termini di paragone troppo alti

vorrei fare tante cose ma non faccio nulla

Certo che, al giorno d’oggi, se non un hai account social con milioni di follower, se non guidi una Lamborghini e se non ti fai i selfie con qualche altra star di turno sei un povero sfigato.

Chiaro che se questi sono i termini di paragone con cui noi misuriamo il nostro successo e la nostra soddisfazione personale, allora è quasi sicuro che ci sentiremo stanchi, demotivati e apatici.

Questo perché è difficilissimo riuscire a soddisfare questi termini di paragone spesso così alti e inarrivabili (e magari anche fittizi) e, non riuscendo a raggiungere questa asticella così alta, ad un certo punto è normale dirsi “Sì ma chi me lo fa fare?”

E allora lasciamo perdere

Che cosa fare per ritrovare la voglia di fare

Assicurarsi di dormire abbastanza

Quando siamo stanchi e non abbiamo voglia di fare niente e, appunto, vorremmo solamente dormire, forse banalmente, la prima cosa da fare è assicurarsi di riposare abbastanza. Da insonne quale ero, ho capito che le 8 ore di sonno canoniche altro non sono che un mito, un’ideale a cui tendere ma che, senza alcun dubbio non va bene per tutti.

Ciascuno di noi ha un normale ciclo sonno veglia e il ciclo di sonno può variare anche considerevolmente da persona a persona. Non è quindi strettamente necessario dormire 8 ore tutte le notti, ma è necessario dormire le ore che sono giuste per il nostro corpo siano 5,6, 7,8 o anche 9.

La mancanza di voglia e l’apatia sono, a volte, il risultato di una banalissima scarsa igiene del sonno. Quello che nel mio caso ha risolto l’insonnia è stato trovare il momento esatto della sera in cui andare a dormire, in un momento che sono sufficientemente stanco per addormentarmi velocemente e diminuire la mia quantità di risvegli notturni.

Ascoltare la nostra apatia e il nostro non voler fare niente

Come dicevamo in apertura, a volte l’apatia e la mancanza di voglia a fare le cose vengono perché devono darci un messaggio preciso. A volte capita di fare scelte che non sono in linea con la nostra personalità e che, anzi, sono anche molto distanti. Il non avere voglia di fare niente, quindi, in questi casi, non è il male assoluto, ma, anzi, è ciò che ci salva perché è proprio questa “distanza da tutto e da tutti” a farci capire che, in realtà, ci siamo allontanati troppo da noi stessi. Allora, sicuramente, in questi casi, vale sicuramente la pena guardarsi dentro e cercare di capire se siamo ancora sulla strada giusta o se, magari, siamo su una strada che non fa per noi.

Assecondare la nostra mancanza di voglia

A volte, non è detto che resistere e combattere siano le cose migliori da fare. Capita anche che il miglior approccio per risolvere una situazione sia cedere: nel nostro caso se ci sentiamo apatici e quando non abbiamo voglia di fare niente, qualche volta possiamo anche cedere a questa mancanza di stimoli e di voglia di mettersi in gioco. Possiamo provare a cedere alla nostra voglia di niente.

A volte, magari, ci possiamo anche dare il permesso di rimanere a letto, o sul divano o, comunque ci possiamo dare il permesso di cazzeggiare e non fare niente; la nostra apatia, a volte, ci chiede di essere vissuta per poter sentire quello che ci vuole dire, a patto che, ovviamente, questa non sia una scappatoia per evadere dalle nostre responsabilità e dai nostri impegni in maniera continuativa.

Più che altro, dobbiamo vedere questo approccio come una specie di valvola di sfogo, per dare la possibilità alla nostra apatia di manifestarsi e farci vedere quello che ci vuole dire. Non è un caso, infatti, che, a volte, alcune idee, stimoli o input ci vengano proprio in questi momenti di down.

Non dobbiamo, però, fare l’errore di aspettarci che questo accada perché sarebbe come aspettarsi delle performance da un momento che di performance proprio non vuol sentir parlare. Guardiamolo, più che altro, come uno di quei momenti in cui, per esempio, siamo sotto la doccia e ci viene un’idea brillante. Questa idea, però, ci viene spontaneamente senza che noi la cerchiamo. Ecco, qui deve essere una cosa naturale allo stesso modo.

Combattere il senso di colpa

non ho più voglia di fare niente

Quando decidiamo di lasciarci andare a questi periodi di “dolce far niente”, capita anche che si affaccino pensieri, emozioni negative e senso di colpa, soprattutto (e ancora di più) se vorremmo fare tante cose e, invece, non facciamo nulla. Questo senso di colpa nasce, fondamentalmente, perché abbiamo la spinta (a volte anche indotta) ad essere sempre e comunque produttivi, quando invece, sappiamo che il riposo è altrettanto importante.

In questo caso, non parliamo di riposo nel senso di “non fare nulla”, ma parliamo di riposo nel senso di cedere senza sensi di colpa ad un sano fancazzismo che, come dicevamo sopra, non deve essere fine a sé stesso, ma deve esserci, circoscritto ad un momento, per dare libero sfogo alla nostra mancanza di voglia di fare.

Provare a fare il primo passo

Lo dicevamo già quando parlavamo della pratica deliberata, ma a volte è più una questione di inerzia che altro. A volte, la parte più difficile è iniziare, ma, una volta fatto questo, poi tutto è in discesa perché, come dire, entriamo nel mood e, semplicemente, iniziamo a fare senza rendercene conto.

Il circolo vizioso del non fare nulla

Come dicevamo sopra, qualche volta, basta solo superare le resistenze iniziali. Ma questo è vero sia sul breve periodo, ma anche e, soprattutto, sul lungo periodo. Mi spiego: se io non ho voglia di fare niente e questa mancanza di stimoli va avanti per un giorno, due giorni, tre giorni, una settimana, un mese, sei mesi e così via, va da sé che faremo sempre di meno. Questo perché c’è una strana legge secondo cui più facciamo, più faremmo e, di contro, meno facciamo e meno faremmo.

Di questo, me ne sono personalmente reso conto quando studiavo e lavoravo contemporaneamente: fintanto che lavoravo full time, mi ero costruito una routine tale per cui io riuscivo a sostenere tutti gli esami necessari senza problemi. Nel momento in cui mi sono trovato senza lavoro, davo per scontato che avrei dato più esami perché avevo più tempo per studiare. E, invece, è entrata in gioco questa strana legge per cui avendo meno da fare, mi sentivo di avere ancora meno voglia di fare.

Questo significa, quindi, che se ci facciamo prendere dalla apatia e dalla voglia di non fare niente oggi, chissà, magari, non ci verrà voglia di fare nulla neanche domani, dopodomani tra una settimana e così via. Ma, se oggi, incomincio a fare qualcosa, anche una piccola cosa, questo semplicemente atto di fare mette in moto un meccanismo per cui, piano piano, la apatia va a scomparire. Ma, se, nonostante tutto, questa mancanza di voglia non se ne va, allora, chissà, forse, c’è un altro problema.

Partire dalle piccole cose

Per collegarci a quanto detto sopra, non dobbiamo quindi fare dei piani grandiosi, ma dobbiamo provare a ripartire dalle piccole cose, quelle piccole cose che sappiamo poter compiere e portare a termine.

Questo semplice compiere delle azioni aprirà un piccolo spiraglio in questa nebbia che ci avvolge che non ci fa voler far nulla e che ci vuole tenere a letto a dormire. Chiaro che, se invece, ci intestardiamo a voler compiere progetti grandiosi in un periodo in cui di energie non ne abbiamo, ci sentiremo sempre più demotivati e, questa mancanza di motivazione si tradurrà, di nuovo, in un sentire che non c’è un senso a quello che facciamo il che, ovviamente, aumenterà la nostra apatia e poi entreremo nel circolo vizioso che abbiamo visto sopra.

Provare cose nuove (anche se non ne abbiamo voglia)

cosa fare quando non hai niente da fare

Come dicevamo all’inizio, l’apatia è più specificamente riferita alla mancanza di stimoli a provare cose nuove e cose che escono al di fuori del nostro quotidiano. Però, in maniera forse contro intuitiva, a volte, l’antidoto alla nostra apatia sta proprio qui: cercare, per quanto possibile, di sforzarci e iniziare delle attività nuove. Queste attività, se ci piacciono, accenderanno in noi una scintilla, proprio quella scintilla che ci serve a trovare la nostra passione che adesso ci manca.

Ritrovare la chiarezza

Spesso capita di non avere voglia di fare nulla perché ci sentiamo confusi e, sentendoci confusi, non troviamo un senso in quello che dovremmo fare e, quindi, sentendoci così, non facciamo nulla.

A volte quindi perdiamo di vista il perché ci impegniamo, il perché abbiamo deciso di fare certe scelte e, a volte, proprio anche questo perdere di vista le cose importanti può essere alla base della nostra mancanza di voglia.

Allora, in questo caso, la cosa migliore da fare è fermarsi un attimo e ragionare, come si dice, “a bocce ferme”. Capita, infatti, che entriamo in una specie di loop per cui facciamo, facciamo e, facciamo ancora, ma poi in questa strana routine perdiamo di vista il perché vero facciamo queste cose.

Ecco che, quindi, fermarci, serve sia a recuperare le nostre energie, ma serve anche per ritrovare il perché, un perché che forse abbiamo perso per strada e che, a volte, forse, non ci siamo mai chiesti veramente.

La nostra mortalità

quando non hai voglia di fare niente

Ok, forse questo è un argomento che non molti vogliono toccare o affrontare però, guarda un po’, la mortalità è una cosa con cui tutti dobbiamo fare i conti. Ci possono essere anche dei periodi in cui non abbiamo voglia di fare nulla e, come dicevamo, a volte ci stanno.

Ma, quando invece, questi periodi sono prolungati, allora è evidente che c’è qualcosa che non va. Se noi ci ostiniamo a rimanere in una situazione che non ci permette di esprimerci e, quindi, piano piano, ci uccide dentro, allora, forse, è come se stessimo sprecando la nostra vita, è come se stessimo sprecando l’occasione che ci viene data per esprimere noi stessi e ciò che solo noi possiamo dare.

Prima o poi, credo che saremo tutti chiamati a fare una valutazione della nostra vita e credo che possa essere brutto arrivare al punto in cui ormai è troppo tardi e ci si chiede “che cosa sarebbe successo se lo avessi fatto?”.

Questa prospettiva, per quanto antipatica e per quanto non vogliamo vederla è ciò che veramente può portarci nella direzione più adatta a noi perché ci rende consapevoli che abbiamo una vita sola e che, quindi, questa unica possibilità va utilizzata al meglio. Guardando quindi le cose da questo punto di vista, chissà, forse potremmo trovare la voglia di rimetterci in gioco.

Rivolgerci a qualcuno

L’ho già detto un sacco di volte, ad esempio qui, ma, a volte, siamo così tanto incasinati che, anche con tutto l’impegno possibile, non riusciamo a uscire dal labirinto che ci siamo costruiti. Ecco che, quindi, l’aiuto di qualcuno di fidato di esterno può essere un investimento impagabile perché è proprio grazie all’aiuto di qualcuno di esterno che noi riusciamo a vedere i nostri limiti e a superarli.

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