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Personalità

Farcela da Soli è un’arte che si impara anche con l’aiuto di qualcuno

Elio Ottobre 6, 2021


Background

Farcela da soli è un’arte che si impara sul campo, con il tempo e con l’aiuto di qualcuno.

Possiamo essere in gamba, intelligenti e capaci quanto vogliamo, ma farcela completamente da soli non è possibile perché non abbiamo tutte le risposte. Dovremmo limitarci a fare il meglio possibile ciò che dipende da noi e questo, il più delle volte, basta e avanza.

Per tutto il resto possiamo (dobbiamo) vhiedere aiuto a qualcuno

Farcela da soli: cosa vuol dire

Non so tu, ma c’è stato un momento nella mia vita in cui ero assolutamente convinto di dovercela fare da solo a tutti i costi. Vuoi per orgoglio, o magari per provare qualcosa a me stesso, la questione di cavarmela da solo è una cosa che mi ha accompagnato (e ostacolato) per molto tempo.

Solo che però non sempre riusciamo a farcela da soli; magari ci manca una visione oggettiva e distaccata per capire quello che ci manca per realizzare i nostri obiettivi.

Se ci fissiamo sul fatto di voler risolvere tutto “in autonomia” a qualunque costo,

A) ci potremmo mettere più tempo

e

B) non è detto che riusciremo a realizzare quello che vorremmo.

Ad esempio, se volessimo licenziarci per avviare una nuova attività, potremmo non riuscire mai a sorpassare i blocchi psicologici che ci impediscono di fare i passi necessari; o chissà potrebbero mancarci informazioni che solamente persone del mestiere ci possono dare.

Rivolgerci a qualcuno potrebbe fare la differenza tra realizzare i nostri sogni o no, realizzarci sul lavoro oppure no, vivere una vita soddisfacente oppure no.

Cercare una guida che ci indichi la strada ci può rendere più consapevoli della nostra capacità di agire, scegliere e “tirarci fuori dai casini”.

Ci può insegnare ad assumerci le nostre responsabilità e, in breve, ci permette di diventare adulti.

Ovvio che c’è anche il rovescio della medaglia, ossia il rischio di diventare dipendenti dall’aiuto degli altri; se invece ci affidiamo troppo ad un aiuto esterno, di non avere il coraggio di prendere delle decisioni in autonomia e, magari, anche di sbagliare.

La verità sta nel mezzo

E’ un po’ come se la questione fosse un po’ a metà strada tra il “ho paura di non farcela/non posso farcela da solo” e il “devo assolutamente farcela da solo/posso farcela”.

Lo so perché, in momenti diversi della mia vita, sono stato su entrambe le sponde e, perlomeno per me, la via più giusta sta a metà: il “non posso farcela da solo” equivale a dire “non ho le capacità per far fronte alla vita” (che non è vero), il “devo farcela assolutamente da solo” è una specie di presunzione che di sicuro non mi aiuta nella realizzazione di ciò che più è importante.

Quindi, visto che la verità, come saggezza vuole, sta nel mezzo, vediamo come affrontare entrambi i punti di vista.

Non posso farcela da solo: cosa vuol dire?

Siamo sempre soli

In un momento di passaggio della mia vita mi sono reso conto che per tutto ciò che riguarda il nostro sviluppo come individui adulti siamo soli; ma occhio non DA SOLI!

devo farcela da solo
Siamo sempre soli

Questo vuol dire che, pur essendoci qualcuno che ci può aiutare, i passi necessari per crescere dobbiamo farli noi, e non dobbiamo aspettarci che qualcun’altro li faccia per noi.

Se siamo insoddisfatti del nostro lavoro, possiamo farci aiutare per trovare il coraggio di licenziarci e cambiare lavoro; però una volta presa la decisione, il fatto di licenziarci spetta solamente a noi.

Proprio nel momento in cui mi sono reso conto di essere da solo, mi è venuta in mente quella scena di Matrix in cui Neo si trova solo, appunto, in una stanza bianca completamente vuota.

Ecco, in quel momento io mi sono sentito esattamente così.

Una questione di autostima

Poi c’è la questione dell’autostima: pensare “non posso farcela da solo” vuol dire “non riuscirò a farcela”, “non sono capace di far fronte alla vita”.

Ci sono casi in cui da soli non ce la possiamo fare, ma il non sapersi arrangiare non deve il nostro modo di vivere di default.

Deve essere una presa di coscienza di un periodo particolare della nostra vita in cui, coscientemente, decidiamo di farci aiutare da qualcuno che ci permetta di sviluppare ulteriormente le nostre capacità, in modo tale da essere autonomi la volta successiva.

È l’obiettivo giusto per noi?

paura di non farcela da soli
E’ l’obiettivo giusto per noi?

A volte capita che non riusciamo a farcela da soli non perché non abbiamo le capacità, ma perché ciò che vogliamo non rispecchia un obiettivo giusto per noi.

Magari vogliamo realizzare qualcosa non per far “felice” una parte di noi, ma per soddisfare le aspettative di qualcun altro.

Che ne so, magari vorremmo cambiare lavoro e metterci in proprio, non perché per noi potrebbe essere meglio così, ma perché qualcuno si aspetta da noi che, magari, guadagniamo di più o realizziamo le loro aspettative.

In questo caso, pensiamo di non potercela farce, ma non è che ci mancano le capacità per farcela è che, anche con il maestro migliore del mondo, quella cosa proprio non risuona con noi.

Come risolvere il non posso fare da solo?

Come sempre, fare fare fare

Costruiamo la nostra consapevolezza di potercela fare in qualunque situazione solo facendo e mettendoci in gioco.

Solo in questo modo riusciremo a costruirci l’autostima necessaria che ci permetta di dirci “sì, puoi farcela!”.

Certo, inizieremo da zero, poi proseguiremo con cose piccole che magari ci creano un po’ di disagio, ma non così tanto da bloccarci e poi, con il tempo, affronteremo sfide via via più grandi.

Una questione di istinto

È importante anche fidarci del nostro istinto, quella voce che dentro di noi ci dice che dobbiamo andare in una certa direzione, fare o dire determinate cose.

Certo, a volte potrebbe anche non andare come ci aspettavamo, ma quando, nonostante la nostra paura, avremo deciso di fare il salto e provarci, e le cose saranno “magicamente” riuscite allora ci potremo dire “vedi che avevo ragione io! AH”, e allora, anche così, un pezzo alla volta, costruiremo la nostra capacità di farcela da soli.

Farcela da soli vuol dire anche sbagliare, ma sbagliando si impara

come farcela da soli
Sbagliando si impara

Ovviamente, poi, le cose non andranno sempre nel modo giusto o come ci aspettavamo, e magari pur avendo seguito il nostro istinto, potremmo aver preso una facciata grossa come una casa.

E vabbè, pazienza, la cosa importante, secondo me, è non dimenticare il valore “educativo” degli errori.

Come dice il detto “sbagliando si impara” e la prossima volta faremo meglio, e così, allora, avremo aggiunto di nuovo un altro pezzo alla nostra capacità di cavarcela da soli.

Col senno di poi..

Ci rendiamo conto di avercela fatta solamente a posteriori, nel momento in cui abbiamo raggiunto il nostro obiettivo. Questo vuol dire che mentre cerchiamo di “farcela” non dobbiamo pensare a “farcela” ma solamente a fare.

Poi, in futuro, quando ci verrà la paura di non farcela, potremmo guardarci indietro e guardare a tutte le volte in cui, in realtà, ce l’abbiamo fatta e, da queste esperienze positive passate, trarre la forza necessaria per affrontare le sfide del presente e del fututo.

Anche se….(vedi sotto….)

Non pensiamo al futuro

Quando pensiamo di non farcela e ci diciamo “non ce la farò mai”, anche grammaticalmente parlando, vuol dire che ci proiettiamo nel futuro, cosa che può creare più problemi che altro.

È meglio, forse, rimanere nel presente perché nel presente non c’è paura di non farcela ma ci sono solamente le azioni che noi dobbiamo intraprendere per farcela. Nel presente non c’è aspettativa per il risultato (“non ce la farò mai”), ma c’è solamente la azione.

Più agiamo, più diventiamo bravi, più ci avviciniamo al nostro obiettivo più ce la facciamo.

AAA esperti cercasi

paura di non farcela da soli
Esperti Cercasi

Se ce la vogliamo fare, un’altra cosa importante è rivolgerci solo e solamente a chi è più avanti di noi nel percorso che noi vogliamo intraprendere.

Di sicuro, tutte le persone che sono intorno a noi e che ci danno consigli, suggerimenti, punti di vista, hanno le migliori intenzioni del mondo, ma magari sono troppo emotivamente coinvolte e quindi poco oggettive e, probabilmente, hanno anche dei limiti loro che altro non farebbero che metterci dei bastoni fra le ruote.

Invece, chi è più avanti di noi ha già camminato sul sentiero che noi vorremmo percorrere ed è già arrivato alla meta (o magari è solo più avanti).

Questo ci può permettere di raggiungere risultati migliori in minor tempo e con minor sofferenza e fatica.

Devo farcela da solo…a tutti i costi!

Un’idea romantica…e presuntuosa

E poi, c’è l’altra parte della medaglia, quella di chi dice, e io sono stato assolutamente tra questi, “devo farcela da solo”.

Questo ha sicuramente un’aurea di romanticismo, misto a orgoglio, misto a testardaggine, misto anche a sentirsi dei fighi proprio perché ce l’avremo fatta da soli.

Per carità, questo è tutto vero, ci potremmo veramente sentire così; la questione è che raramente le cose funzionano in questo modo esatto e, magari, ce la potremmo anche fare ma a che costo?

È più importante farcela da soli o è più importante farcela?

Se mi avessero fatto questa domanda qualche anno fa avrei detto sicuramente che era più importante riuscire per conto mio; oggi, invece, sono convinto che sia importante farcela da soli fin dove possiamo arrivare noi assolvendo le nostre responsabilità, ma rivolgendoci anche ad altri quando ci mancano dei pezzi per completare il nostro puzzle.

Sicuramente, almeno per quanto mi riguarda, la questione di dover per forza cavarmela per conto mio aveva ben più di una nota di presunzione, testardaggine e di necessità di provare qualcosa, anzitutto a me stesso (quindi, in poche parole, mancanza di autostima).

Il viaggio dell’eroe

quando pensi di non farcela da solo
Il viaggio dell’eroe

A pensarci bene, nessun eroe che si rispetti riesce mai a completare la sua avventura senza l’aiuto di qualcuno di esterno.

Per Luke Skywalker c’era il maestro Jedi, per Neo di Matrix c’erano Morpheus e l’oracolo, per Re Artù c’era Merlino, per Dante nella Divina Commedia c’erano Virgilio, Beatrice e San Bernardo a fargli da guide.

Insomma, gira che ti rigira, il ricorso all’aiuto esterno è qualcosa che fa parte integrante di tutte le più grandi storie, dello storytelling in generale, e del viaggio dell’eroe, uno schema che ha guidato la costruzione delle storie da sempre, dai miti fino ai giorni nostri.

Siamo animali sociali

Un’altra questione di non secondaria importanza è il fatto che noi siamo animali sociali.

Dall’alba dei tempi ci aggreghiamo in gruppi e in tribù, ognuno con il suo ruolo specifico, ruoli complementari che servono appunto per rendere funzionante un gruppo di persone,

Ognuno ha le sue forze e le sue debolezze, e le forze e le debolezze di ciascuno possono compensare le forze e le debolezze di qualcun altro.

Curioso anche il fatto che nelle tribù ci sia anche sempre la figura del vecchio saggio, ossia colui che fa da guida per tutto il gruppo.

Devo farcela da solo per non disturbare

Poi c’è anche la questione di volercela fare da soli per non disturbare gli altri.

Anche in questo caso, mi ci posso sicuramente ritrovare: c’è stato un periodo della mia vita in cui non volevo rivolgermi a chi mi stava intorno per non creare disturbo e perché mi dicevo “vabbè, ma tanto hanno già i loro casini, figurarsi se hanno tempo per pensare anche ai miei”.

Va da sé che un atteggiamento così remissivo non è sicuramente d’aiuto né per la propria crescita, né per il raggiungimento dei propri obiettivi.

Come risolvere il devo farcela da solo

Mettiamo un po’ da parte il nostro ego…

Come dicevamo all’inizio, la spinta a farcela da soli a tutti i costi è più un ostacolo che altro, soprattutto sul lungo periodo.

Un esempio personale: per molto tempo sono stato un chitarrista autodidatta. Dopo qualche anno, però mi sono reso conto che più in là di così non potevo andare e che per diventare ancora più bravo dovevo necessariamente rivolgermi a qualcuno che mi insegnasse quello che per conto mio non potevo imparare, correggesse i miei errori e, magari, mi insegnasse qualche trucco del mestiere.

Certo, tutte cose che magari avrei potuto anche fare da solo, ma ci avrei messo sicuramente il triplo del tempo e con risultati incerti.

Come abbiamo già visto, una buona parte del farcela da soli “senza se e senza ma” ha proprio radice nella testardaggine, nella presunzione e nella mancanza di umiltà che ci permette di mettere da parte il nostro ego e farci aiutare.

È un po’ come quando per registrare un disco viene chiamato un produttore, cioè una persona che abbia una visione completa, esperta e generale del processo di registrazione.

In questo caso, il compito dei musicisti è suonare al meglio delle loro possibilità, il compito del produttore è quello di prendere il meglio di ciascuno e creare un insieme organico e accattivante.

Come dicevamo prima, ognuno ha il suo compito.

…che comunque avrà pane per i suoi denti

E, comunque, sempre a proposito di ego, avremo comunque modo di soddisfarlo.

Quando vogliamo realizzare un obiettivo possiamo (dobbiamo, in alcuni casi) rivolgerci a qualcuno che ci faccia da guida e che ci indichi, come si diceva in Matrix, la soglia, ma siamo noi a doverla oltrepassare.

Il compito di un mentore, un tutor, un coach, un insegnante o qualunque altro genere di guida faccia al caso nostro è quello di aiutarci a trovare la strada giusta per noi e aiutarci a raccogliere le forze di cui abbiamo bisogno per proseguire lungo il nostro percorso, ma poi se vogliamo evolverci, allora dobbiamo essere noi in prima persona a fare il lavoro sporco.

Fare questo lavoro sporco vuol dire, appunto, sporcarsi le mani, uscire dalla propria zona di comfort, abbracciare l’ansia e l’incertezza del processo. Chiaramente tutte cose non particolarmente piacevoli, ma comunque necessarie al nostro percorso, e comunque, tutte cose che avremmo dovuto affrontare lo stesso anche se avessimo fatto da soli.

E, così il nostro ego sarà contento lo stesso…bingo!!

Facendo sempre da soli ci mettiamo più tempo

E poi c’è anche la questione sicuramente non secondaria che con l’aiuto di qualcuno ci metteremo sicuramente meno tempo e i risultati saranno sicuramente migliori.

Ci metteremo meno tempo perché non dovremo trovare la maniera migliore per fare le cose e, allo stesso tempo, eviteremo molti degli errori e dei vicoli ciechi che, inevitabilmente, fanno parte del processo.

Il risultato, inoltre, sarà migliore perché avremo seguito le indicazioni di chi è più esperto di noi, di chi ci è già passato e quindi sa quali sono i modi migliori per fare le cose.

Di nuovo il nostro ego sarà soddisfatto nel sapere che potrà colorare questo modo migliore come preferirà, perché “trovare il modo migliore” non vuol dire trovare in modo migliore in generale e per tutti, ma trovare quello che va meglio per noi.

E’ un investimento non una spesa

come affrontare la vita da soli

Un’altra cosa che, spesso, mi ha frenato dal rivolgermi a qualcuno è stata una pura questione economica.

È vero, l’aiuto di un professionista costa, ma personalmente preferisco vedere questo costo non come una spesa ma come un investimento, cioè una uscita di denaro adesso che poi si potrebbe tradurre o in un ritorno di denaro dopo, oppure in un ritorno comunque sotto forma diversa.

Ecco che quando guardiamo la spesa sotto questo punto di vista il tutto assume un altro significato, no?

Per concludere

Insomma, raggiungere i propri obiettivi, tanto più se questi sono difficili e ambiziosi, è sicuramente un’arte in cui entrano in gioco testardaggine, voglia di fare e il desiderio di abbracciare le proprie paure.

Possiamo avere paura di rivolgerci a qualcuno, come possiamo avere paura di non riuscire a muovere un passo senza l’aiuto di qualcuno.

Qualunque sia il caso, credo che la verità stia nel mezzo: quando si tratta del nostro cammino siamo indiscutibilmente soli (ma non da soli), ma non dobbiamo cadere nel tranello del dover farcela da soli a tutti i costi perché, per quanto questo ci potrebbe far sembrare ai nostri occhi dei fighi invincibili, purtroppo, non abbiamo tutte le risposte alle nostre domande e per andare avanti abbiamo necessariamente bisogno uno degli altri.

C’è un detto:” se vuoi andare veloce vai da solo, se vuoi andare lontano vai con qualcuno”.

Un abbraccio

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