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Personalità

Paura di essere giudicati: Farsi scivolare addosso il giudizio degli altri è possibile?

Elio Settembre 8, 2021


Background

La paura di essere giudicati dagli altri, molto probabilmente, ci blocca dal realizzare noi stessi nella vita e nel lavoro. Per evitare di farci fermare da questa paura potremmo provare a:

  • Pensare che quello che gli altri pensano di noi non sono affari nostri (molto liberatorio)
  • Pensare che il giudizio degli altri è un fatto della vita inevitabile (come le tasse e la morte)
  • Concentrarci solo sulle cose che importano davvero (e il giudizio degli altri non rientra in questa categoria)
  • Non leggere il pensiero degli altri (molto probabilmente sbaglieremo)
  • Concentrarci solo sulle cose di cui abbiamo controllo (e ciò che pensano gli altri non è una di queste)
  • Capire che gli altri di noi se ne fregano (di nuovo molto liberatorio)
  • Fare fare e ancora fare
  • Non giudicare noi per primi (e questa potrebbe essere dura)
  • Capire che noi siamo i nostri giudici peggiori

Questo è un argomento particolarmente delicato per me perché, ancora adesso, tutti i giorni, ho questa paura costante e in sottofondo di essere giudicato dagli altri.

“Che cosa ne pensano i miei clienti di quello che ho fatto?” “Il mio ultimo video, che cosa ne penserà la gente?” “Che cosa penseranno di me le persone che mi conoscono de “La voce del Daimon”?

Una volta che mi sono messo a cercare un po’ di informazioni sulla paura di essere giudicati, mi sono reso conto che questa paura ha molte facce e che per me ha preso solamente una tra le tante.

Che cos’è la paura di essere giudicati

paura del giudizio degli altri
Paura del giudizio degli altri

Nello specifico, per me, questa paura si è trasformata in perfezionismo, un perfezionismo magari mascherato da super efficienza e precisione, che però cerca di nascondere un’insicurezza di fondo che, ad esempio, mi fa controllare le cose 500 miliardi di volte, o mi fa misurare le parole, in breve mi impedisce di essere me stesso nella maniera più completa possibile.

Un po’ come dice Brené Brown “è quello scudo da 20 tonnellate che ci portiamo addosso pensando che ci possa proteggere dall’essere feriti. Ma, in realtà, ci protegge dall’essere visti”.

Credo proprio che la paura di essere giudicati dagli altri, la paura di esporsi, sia un problema estremamente diffuso che ci fa sentire (a torto) inadeguati, sbagliati, fuori posto e che ci fa sentire come ci fossero 1000 occhi che ci osservano e 1000 dita pronte a puntarci.

Banalmente, qualche tempo fa guardavo un documentario sui Metallica (che per chi non ha familiarità con l’argomento è una delle più grandi rock band di sempre) e in cui il cantante, James Hetfield, ammette candidamente di aver sempre patito il fatto di vivere alla ricerca continua della validazione di altri.

Questo detto da uno che, apparentemente, non dovrebbe avere bisogno di alcuna validazione, eppure…

Mi è anche venuto in mente l’effetto dirompente che hanno avuto i “like” su Facebook: fintanto che il nostro profilo riceve dei pollicioni in su, tutto bene, ma quando non ne riceve a sufficienza oppure ciò che diciamo o facciamo non ha alcun riscontro, ecco che sono cazzi.

Certo, il giudizio negativo degli altri ci può far star male, ma come abbiamo visto, possiamo diventare anche schiavi del giudizio positivo.

Sia in un caso che nell’altro, siamo schiavi di ciò che gli altri pensano di noi.

In che cosa ci blocca

fregarsene del giudizio altrui

Solo nel momento in cui ci ho fatto coscientemente caso, mi sono reso conto di quanto la paura del giudizio altrui mi abbia influenzato e mi influenzi ancora.

Quest'”ansia da giudizio” ci blocca dal realizzare i nostri obiettivi, realizzare il nostro sogno lavorativo magari, e alla fine, realizzare la nostra vera personalità.

Cosa penseranno gli altri di me se mi licenzio dal mio attuale posto di lavoro di cui non ne posso più? Cosa diranno gli altri di me se incomincio a fare questo o quest’altro? Penseranno male di me se incomincio a dire queste cose piuttosto che altre?

Tutte paure che altro non fanno che mettere una bella barriera alla nostra personalità.

Non so per te, ma se lo scopo della mia vita è realizzare il mio pieno potenziale, non mi rimane altro che eliminare la paura di essere giudicato da altri.

Ed ecco quindi che mi sono messo a cercare in tutta questa giungla di informazioni, e tra le 1000 soluzioni ho selezionato 9 modi per farmi scivolare addosso il giudizio degli altri, che spero potranno essere utili anche a te.

Ma attenzione: quando dico ” farmi scivolare addosso” intendo non farmi travolgere dalle emozioni che un giudizio negativo potrebbe portare con sé.

NON intendo fregarsene del giudizio degli altri, perché anche in questi giudizi ci potrebbero essere delle gemme preziosissime per la nostra evoluzione.

Come superare la paura di essere giudicati

#1 il giudizio degli altri è inevitabile

Purtroppo, ho scoperto una cosa che ho sempre saputo ma che non ho mai “formalizzato” in questo modo, ossia che gli altri ci giudicheranno.

Sempre e comunque.

Il fatto di giudicare è probabilmente una cosa costruita nel nostro DNA e che ci ha permesso di evolvere, per cui non possiamo prescindere dal giudizio.

A qualcuno non piaceremo, a qualcuno invece sì, e certo, razionalmente, ci possiamo anche dire “vabbè sì certo, non possiamo mica piacere a tutti!”.

Ma quando ci diamo il tempo per realizzare che cosa vogliono dire DAVVERO queste parole e che cosa implicano, ecco che allora le cose cambiano perché non sono più semplici parole, ma accettiamo di essere giudicati.

#2 Concentrarci solo sulle cose e sulle persone che importano davvero

Concentrarci solo sulle cose e sulle persone che importano davvero
Concentrarci solo sulle cose e sulle persone che importano davvero

Ma se essere giudicati è inevitabile, allora, tanto vale essere giudicati per qualcosa in cui crediamo, per qualcosa che noi riteniamo importante.

Se ciò che noi facciamo e per cui noi potremmo essere giudicati va nella direzione di realizzare cose che per noi sono importanti e che fanno parte di noi, allora il giudizio di altri potrebbe avere un altro peso perché nulla è più importante di realizzare il nostro scopo.

Se noi siamo consapevoli che quello che stiamo facendo serve a realizzare una parte di noi in cui crediamo, molto probabilmente, saremo molto meno sensibili a quello che gli altri pensano di noi.

E poi è anche possibile che chi ci giudica sia qualcuno vicino a noi che lo fa con le migliori intenzioni del mondo.

Forse non è un giudizio, ma una possbilità di crescita.

I giudizi di chi fa il “tifo per noi” potrebbero essere oro. Il giudizio di tutti gli altri, forse non è così importante e come dice Seth Godin, ciò che facciamo noi “non fa per loro”

#3 Ciò che gli altri pensano non è affar mio

come farsi scivolare addosso il giudizio degli altri

Se cerchi un modo per farti scivolare addosso il giudizio degli altri, cioè in sostanza, battertene un po’ le balle, questa l’ho trovata una cosa particolarmente liberatoria, ossia il pensare “quello che gli altri pensano di me non è affar mio”.

Pensa a quale peso potresti togliere dalle tue spalle semplicemente sostituendo la paura di essere giudicato/a con il pensiero “comunque quello che pensano non mi riguarda”.

Può sembrare una specie di cagata da pensiero positivo, ma è realmente così!

Noi, in effetti, non abbiamo nessun controllo, assolutamente nessuno, su ciò che gli altri pensano (di noi o meno, poco importa). Non è responsabilità nostra far cambiare idea agli altri; il fatto che gli altri cambino o meno idea non dipende da noi e non possiamo farci nulla.

Fintantoché non danneggiamo gli altri, qualunque cosa gli altri pensino di noi non è affar nostro (e questa sarà una filosofia che d’ora in poi abbraccerò, perché, appunto, la trovo estremamente liberatoria).

#4 Non leggere il pensiero

Collegato al punto visto sopra non conviene comunque nemmeno provare a immaginarsi quello che gli altri pensano perché, molto probabilmente, sbaglieremmo.

Provare a pensare a quello che gli altri pensano equivale a mettersi nella loro testa ma con i nostri pensieri, i nostri filtri, i nostri preconcetti.

Sono due ingredienti che non vanno insieme e l’unica cosa che ne ricaviamo è una ricetta che è una porcata.

Oltretutto forse, quello che noi pensiamo che gli altri pensino di noi, magari altro non sono che le cose che noi pensiamo di noi stessi ma messo in bocca ad altri (il che ovviamente è un ottimo spunto di riflessione per capire quello che pensiamo noi di noi stessi).

#5 Non abbiamo il controllo su come gli altri ci giudicano

Nella vita, purtroppo, non abbiamo il controllo su tante cose, e quello che pensano gli altri di noi rientra pienamente in questa categoria.

Le persone potrebbero avere una bassa opinione di noi, ma questo non dovrebbe tradursi in emozioni negative create dalla paura di questo giudizio.

Infatti, se è vero che non possiamo controllare ciò che gli altri pensano di noi, è però vero che noi abbiamo controllo delle nostre emozioni.

Possiamo scegliere di ignorare il giudizio altrui (o perlomeno possiamo dargli un altro peso) e quindi sentirci più liberi.

Se noi deleghiamo ad altri il fatto di sentirci OK o meno, questo equivale a dare a queste persone un pulsante che, a seconda di come lo schiacciano, ci fa sentire bene o meno.

In breve, diventiamo schiavi di quello che gli altri pensano di noi, (ecco in che cosa si può trasformare la paura di essere giudicati).

Se vogliamo essere responsabili della nostra vita, allora dobbiamo togliere agli altri questo potere.

#6 Gli altri non ci giudicano tanto come pensiamo (cioè se ne fregano)

come fregarsene del giudizio degli altri

Per quanto possa fare male al nostro ego, è importante capire anche che gli altri molto probabilmente pensano a noi molto (ma molto) meno di quanto noi pensiamo che loro pensino a noi (che frase complicata!).

In poche parole, agli altri, di noi, non frega una mazza!

Molto probabilmente, avranno 1000 altri casini per la testa, 1000 altri pensieri e cose da fare tanto che, magari sì, penseranno anche a noi, ma non saremo altro che un pensiero fugace.

Per loro è un pensiero che dura qualche secondo, per noi è un peso che ci portiamo avanti per giorni, settimane, mesi, anni e magari non ce ne rendiamo nemmeno conto.

#7 Fare fare fare

Mi sento un disco rotto perché l’ho già detto un sacco di volte (qui e qui ad esempio), ma più vado avanti, più mi rendo conto che l’antidoto migliore per uscire dalla nostra paura è semplicemente fare.

Se abbiamo paura di essere giudicati, magari in famiglia, perché vorremmo dedicarci ad un lavoro diverso per essere più realizzati, non è necessario licenziarci subito e fregarcene, ma esternare questa paura in famiglia e confrontarci. Chissà, potremmo non essere giudicati così male come pensiamo, o magari, potrebbero anche non giudicarci affatto.

O, magari, abbiamo paura di iniziare un blog o un podcast o un canale YouTube su un lavoro che è già la nostra passione eppure, non lo facciamo perché, sotto sotto, abbiamo paura di quello che gli altri potrebbero pensare di noi.

Ma ci rendiamo conto di quanto questo potrebbe influenzare la nostra creatività e soddisfazione?

#8 Non giudicare

Non ci avevo mai pensato, ma se fossimo noi i primi a giudicare?

Adesso, voglio fare una prova (e se vuoi puoi farla anche tu): in una settimana voglio vedere quante volte critico qualcuno o mi lamento di qualcosa, in breve esprimo giudizi su qualcun altro o su qualcosa.

Non so, ma ho l’impressione che potrei imparare parecchie cose 😉.

#9 Noi siamo i nostri critici peggiori

Come dicevo all’inizio, sono un perfezionista e, in quanto tale, ho sempre un occhio estremamente critico rispetto a ciò che faccio io.

Solo di recente ho abbracciato la filosofia di considerare le cose come una specie di continuo work in progress, per cui tutte le falle che vedo io, non necessariamente le vedono anche gli altri.

Come a dire che per farci scivolare addosso quello che altri pensano di noi, prima di tutto dobbiamo dare meno peso quello che pensiamo noi di noi stessi.

In conclusione

Comunque giri questa cosa, per fare uno qualunque di questi 9 passi ci vuole coraggio e, chissà, forse la strategia di Mel Robbins, qui potrebbe anche aiutare: quando ci rendiamo conto di avere paura di fare qualcosa, “non dobbiamo fare altro” che fare un conto alla rovescia che da 5 arriva ad 1 e quando arriviamo a 1, semplicemente, farla.

Senza secondi pensieri.

Fino a poco tempo fa non mi ero mai fermato a riflettere su quanto la paura del giudizio degli altri possa avermi condizionato fino ad ora e su quanto possa essere stato un limite alla mia creatività e voglia di fare.

Realizzarsi sul lavoro e nella vita è prima di tutto una questione di “fare” e tutto ciò che è un ostacolo a questo deve essere rimosso.

La paura di essere giudicati, sicuramente è un ostacolo, quindi va rimosso.

Un abbraccio

FAQ

Come si chiama la paura di essere giudicati?

La paura di essere giudicati rientra nell’ambito della fobia sociale che in casi gravi, può influire in maniera estremamente limitante e negativa su come noi ci rapportiamo con il mondo esterno. Forme molto gravi di fobia sociale portano ad evitare qualunque situazione, anche quelle apparentemente banali, che possa far insorgere la paura di sentirsi esposti al giudizio di altre persone, ad esempio sul lavoro, sui mezzi pubblici e così via

Quanto è importante il giudizio degli altri?

La ricerca dell’approvazione è codificata dentro di noi, ma se vogliamo realizzarci l’importanza del giudizio altrui dipende dal peso che gli diamo. Ciò che pensano le persone di cui ci fidiamo non dovrebbe avere un peso tale da bloccare la nostra realizzazione. Ciò che pensano tutti gli altri non conta.

Come combattere la paura del giudizio degli altri?

Pensa che il giudizio degli altri è un fatto della vita inevitabile
Concentrati solo sulle cose che importano davvero
Pensa che quello che gli altri pensano di noi non ti riguarda
Non leggere il pensiero degli altri
Concentrati solo sulle cose di cui hai controllo
Pensa che gli altri di te se ne fregano
Fare Fare Fare
Non giudicare tu per primo
Tu sei il tuo giudice più duro

Il prossimo passo

Combattere la paura del giudizio degli altri richiede di fermarsi a riflettere su se stessi e di essere brutalmente onesti a riguardo.

Prova a scrivere su un foglio tutti i modi in cui la paura del giudizio degli altri potrebbe bloccarti. Anche solo il fatto di aver messo queste paure su carta significa essersene distaccati, poterle guardare in maniera più oggettiva e cercare di affrontarle con uno (o tutti) i 9 passi visti sopra.

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